La cucina islandese
Anche se non è particolarmente nota per la sua cucina, un viaggio in Islanda non è completo se non si assaggiano le specialità tipiche del posto. Sia per la localizzazione un po’ remota, dove in passato i collegamenti erano meno frequenti e dunque anche le importazioni erano ridotte, sia per il territorio isolano che porta sicuramente all’incentrarsi sulla pesca e riduce notevolmente l’agricoltura, anche per colpa di un meteo non proprio clemente, la cucina islandese potrebbe apparire un po’ strana.
Possiamo dire con certezza che i piatti principali sono a base di pesce o di carne di agnello.
Funky Tee from Alexandria, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Hákarl
L’Hákarl è carne di squalo putrefatta, il piatto tradizionale islandese per eccellenza. Un cibo molto amato dagli islandesi che lo considerano una vera prelibatezza, non sempre apprezzato invece dai turisti. In realtà non è putrefatta ma fatta fermentare per via che la carne fresca di squalo è tossica, in quanto gli squali non hanno un sistema che smaltisce l’urina ma viene immagazzinata sotto la pelle. La preparazione di questo alimento è un po’ particolare, allo squalo pescato viene tolta la testa e le interiora e viene sotterrato in un fossa dove rimane per 4-6 mesi. Una volta estratto, lo squalo ha eliminato le tossine e si passa alla lavorazione: viene tagliato a strisce e appeso ad essiccare per diversi mesi prima di essere tagliato a cubetti e commercializzato. E’ un piatto che non tutti riescono a mangiare, soprattutto a causa del forte odore, insomma un piatto da vero islandese!
Xfigpower, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
þorskur (Thorskur)
Il classico filetto di merluzzo.
Foto: Jonn Leffmann, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
Lundi
Altro piatto islandese molto diffuso che non è altro che la Pulcinella di mare. La carne di questo uccello, che può essere preparata in vari modi è una vera prelibatezza.
tinman6, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Þorramatur (Thorramatur)
Per chi fosse indeciso su cosa assaggiare una volta approdato in Islanda questo è proprio il piatto perfetto, ovvero un mix delle principali prelibatezze isolane. È un piatto nazionale ed è ovviamente per palati coraggiosi ma che vogliono scoprire il vero cibo islandese. Il piatto è fatto di squalo putrefatto (Hakarl), testicoli di montone marinati (Hrútspungur), testa di pecora (Svid), sanguinacci e pesce secco.
The blanz, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Hrútspungar
Un altro piatto tipico della cucina islandese e anche questo poco invitante leggendone la composizione: sono testicoli di montone tenuti in ammollo nel siero di latte e poi pressati. Sono poi cucinati principalmente sotto forma di polpette.
Hardfiskur
È uno snack, molto più gustoso dell’Hakarl, fatto da carne essiccata di eglefino e burro.
Richard Eriksson, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Svið (Svid)
Lo svið è un altro piatto tipico e allo stesso tempo che lascia un po’ straniti, è praticamente la testa di pecora arrostita e poi bollita.
Schneelocke, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Slátur
Altro piatto da palati vichinghi. Ci sono due tipi di slatur, il primo (lifrarpylsa) è formato da frattaglie di pecora insaccate e bollite, mentre il secondo (blóðmör) è un insaccato fatto con sangue di pecora e strutto.
Navaro, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Hangikjöt
Un piatto a base di carne di agnello o montone, in salamoia, affumicata e tagliata a fettine. Servita con patate e verdure.
Martin Sønderlev Christensen, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Lundabaggi
Lombi di pecora avvolti nella carne ricavata dai fianchi, pressati e conservati in acido lattico.
Súr Hvalur
Grasso di balena marinato nel latte acido.
Carne di balena
Altro piatto facile da trovare nelle cucine islandesi è la carne di balena, sia cruda tipo carpaccio, sia cotta soprattutto grigliata.
Skyr
Si ottiene dalla fermentazione del latte che viene poi addolcito e aromatizzato in alcune varianti, un po’ simile allo yogurt.
IcelandicProvisions, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons